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Autore Il seme della follia - John Carpenter
Cronenberg

Reg.: 02 Dic 2003
Messaggi: 2781
Da: GENOVA (GE)
Inviato: 04-12-2005 12:05  
quote:
In data 2005-12-04 09:16, kagemusha scrive:
quote:
In data 2005-12-03 19:19, sandrix81 scrive:
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In data 2005-12-03 19:15, kagemusha scrive:
se lo si paragona a CroneNberg un pò impallidisce


ma non vedo assolutamente perché dovrebbe.




Con tutto l'amore per carpenter, cronemberg è su un'altro livello.


Sono stati entrambi grandissimi profeti e rivoluzionatori di concezioni semantiche quali rispettivamente orrore interiore Carpenter e dramma viscerale Cronenberg.
Si può parlare di preferenze, ma non di assolutezza storiografica e qualitativa.
_________________
La ragione è la sola cosa che ci fa uomini e ci distingue dalle bestie

René Descartes

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Kieslowski

Reg.: 09 Mag 2005
Messaggi: 1754
Da: Reykjavik (es)
Inviato: 04-12-2005 12:11  
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In data 2005-12-04 09:16, kagemusha scrive:
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In data 2005-12-03 19:19, sandrix81 scrive:
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In data 2005-12-03 19:15, kagemusha scrive:
se lo si paragona a CroneNberg un pò impallidisce


ma non vedo assolutamente perché dovrebbe.




Con tutto l'amore per carpenter, cronemberg è su un'altro livello.




In ogni caso per me è un confronto che se pur si possa fare, ha senso fino a un certo punto.
_________________

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skylight

Reg.: 07 Dic 2002
Messaggi: 705
Da: san gillio (TO)
Inviato: 04-12-2005 15:30  
indubbiamente 1dei film +brutti ke riesca a ricordare e ke abbia mai visto
_________________
conosci i tuoi nemici e conoscerai te stesso

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Logan71

Reg.: 16 Ott 2005
Messaggi: 3331
Da: TERRACINA (LT)
Inviato: 04-12-2005 17:20  
quote:
In data 2005-12-04 15:30, skylight scrive:
indubbiamente 1dei film +brutti ke riesca a ricordare e ke abbia mai visto


Senza entrare in polemica...mi sa tanto che tu:
1 Non hai letto tutti i post.
2 Da questa affermazione si evince palesemente che di cinema o ne mastichi poco o non ne capisci moltissimo...sempre con rispetto delle idee altrui e dell'altrui "de gustibus"...però certe sparate sono macroscopiche!



_________________
Sono il migliore in quello che faccio...ma quello che faccio a volte non è sempre piacevole...Snikt!
Né l’Uomo Ragno né Rocky, né Rambo ne affini farebbero ciò che faccio per i miei bambini, SONO UN EROE!
Io li odio i Nazisti dell'Illinois!

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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 04-12-2005 18:56  
quote:
In data 2005-12-04 01:19, willoz scrive:
Il seme della follia è piu di un film horror a mio avviso...
ridurlo e catalogarlo lo penalizza e non aiuta a coglierne la reale intenzione...
Sicuramente una delle vette di Carpenter secondo solo a "La cosa"...il capolavoro del genere inarrivabile in quanto a costruzione filmica, originalita,freschezza e sapienza registica e attoriale.
La cosa che non va sottovalutata del film in questione,beninteso si riesca a coglierne l'essenza è l'aura onirica e in un secondo tempo malata che pervade tutto il racconto,
e che lo caratterizza come non mai rendendolo unico nel genere..
...mai gli echi Lovecraftiani sono stati resi concretamente come nel lavoro di Carpenter.
Se ci aggiungiamo lo stato di grazia di Sam Neill,perfetto in un ruolo non facile,
...riesce a reggere il crescendo del suo personaggio unitamente e in perfetta sincronia con quello del film e di Jürgen Prochnow (attore a mio avviso sempre sottovalutato) il risultato non puo essere che un prodotto non baciato dalla fortuna ma bensì dalla maestria di un'artigiano di lusso del cinema,uno che i film li sapeva e li sà fare quando gliener viene data la possibilità e la libertà.
Quello che personalmente mi aspetto da un lavoro di Carpenter se permettete è piu di uno spavento ridicolo e troppo facilmente dimenticabile...

_________________

Vago nello spazio rovescio...
...divento io
il riflesso
nell'uscio.



[ Questo messaggio è stato modificato da: willoz il 04-12-2005 alle 01:21 ]


Il fatto è che, come diceva un ottimo articolo di Tommaso Pincio sul Manifesto di qualche giorno fa, qualunque opera d'arte davvero importante in fondo rientra nel genere horror.
D'altra parte la vita stessa, se pensiamo per esempio al suo finale, copia spudoratamente i clichè più abusati del genere.

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Kieslowski

Reg.: 09 Mag 2005
Messaggi: 1754
Da: Reykjavik (es)
Inviato: 04-12-2005 19:31  
quote:
In data 2005-12-04 17:20, Logan71 scrive:
quote:
In data 2005-12-04 15:30, skylight scrive:
indubbiamente 1dei film +brutti ke riesca a ricordare e ke abbia mai visto


Senza entrare in polemica...mi sa tanto che tu:
1 Non hai letto tutti i post.
2 Da questa affermazione si evince palesemente che di cinema o ne mastichi poco o non ne capisci moltissimo...sempre con rispetto delle idee altrui e dell'altrui "de gustibus"...però certe sparate sono macroscopiche!







Capirne o non capirne di cinema qui conta poco, basterebbe che la parola "schifo" fosse accostata quantomeno a qualche motivazione.
_________________

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Fr4nkl1N

Reg.: 03 Dic 2005
Messaggi: 32
Da: Bologna (BO)
Inviato: 04-12-2005 22:55  
Non sono un esperto di cinema, sono solo un amante dei film, e probabilmente ne capisco molto meno di tutti voi.

Ma leggo molti libri, e fra i miei preferiti figurano Edgar Allan Poe e Lovecraft.

Qualcuno dice che è riprodotto il clima di terrore che tanto bene Lovecraft sapeva emulare. Emulare è una parola forse errata, dato che probabilmente Howard quegli incubi li aveva davvero. Cito The Call of Cthulhu fra tutti, un libro eccezionale. L'angoscia ti colpisce dalla pagina, dalla prima frase, dalla prima parola. Il clima di angoscia ti prende e ti trasporta per tuto il racconto.

Dunque. In "Il seme della follia" non ho trovato nulla di tutto ciò. Probabilmente l'ho visto ad occhi chiusi, qualcuno avrà da obiettare.

Si parla di "atmosfera onirica". Per me Lynch riesce a trasmettere l'atmosfera dei sogni, mediante simboli ed immagini oniriche ricorrenti.

In Carpenter, nel "Seme della follia", che cosa c'è di davvero intrigante, di angosciante, di imprevedibile?
_________________

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Logan71

Reg.: 16 Ott 2005
Messaggi: 3331
Da: TERRACINA (LT)
Inviato: 04-12-2005 23:21  
quote:
In data 2005-12-04 22:55, Fr4nkl1N scrive:
Non sono un esperto di cinema, sono solo un amante dei film, e probabilmente ne capisco molto meno di tutti voi.

Ma leggo molti libri, e fra i miei preferiti figurano Edgar Allan Poe e Lovecraft.

Qualcuno dice che è riprodotto il clima di terrore che tanto bene Lovecraft sapeva emulare. Emulare è una parola forse errata, dato che probabilmente Howard quegli incubi li aveva davvero. Cito The Call of Cthulhu fra tutti, un libro eccezionale. L'angoscia ti colpisce dalla pagina, dalla prima frase, dalla prima parola. Il clima di angoscia ti prende e ti trasporta per tuto il racconto.

Dunque. In "Il seme della follia" non ho trovato nulla di tutto ciò. Probabilmente l'ho visto ad occhi chiusi, qualcuno avrà da obiettare.

Si parla di "atmosfera onirica". Per me Lynch riesce a trasmettere l'atmosfera dei sogni, mediante simboli ed immagini oniriche ricorrenti.

In Carpenter, nel "Seme della follia", che cosa c'è di davvero intrigante, di angosciante, di imprevedibile?


Tutto quello che Willoz , Kieslowski e altri, ti hanno detto...
Dammi retta, prova a rivederlo con un ottica diversa...

Soprattutto l'analisi di Willoz è a mio avviso tra le più azzeccate...soprattutto riguardo ai due attori del film Sam Neil e Jürgen Prochnow.





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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 04-12-2005 23:24  
Il fatto è che, per quanto quel film sia evidentemente influenzato da Lovecraft (così mi dicono), è un lavoro prettamente carpenteriano, e lo stile di Carpenter concede in genere molto poco al cosiddetto "onirismo".
Proprio dal fatto che l'irrazionale e l'assurdo si insinuano all'interno di una costruzione cinematografica assolutamente razionale e geometrica, che le regole del racconto vengano sabotate "dall'interno", viene secondo me la forza del film, e la sua capacità di angosciare e di inquietare, che, a mio parere è molto forte.
Ed inoltre va tenuto presente, in Carpenter, un discorso politico che è molto spesso più di un semplice sottotesto.



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Logan71

Reg.: 16 Ott 2005
Messaggi: 3331
Da: TERRACINA (LT)
Inviato: 04-12-2005 23:50  
quote:
In data 2005-12-04 23:24, meskal scrive:
Il fatto è che, per quanto quel film sia evidentemente influenzato da Lovecraft (così mi dicono), è un lavoro prettamente carpenteriano, e lo stile di Carpenter concede in genere molto poco al cosiddetto "onirismo".
Proprio dal fatto che l'irrazionale e l'assurdo si insinuano all'interno di una costruzione cinematografica assolutamente razionale e geometrica, che le regole del racconto vengano sabotate "dall'interno", viene secondo me la forza del film, e la sua capacità di angosciare e di inquietare, che, a mio parere è molto forte.
Ed inoltre va tenuto presente, in Carpenter, un discorso politico che è molto spesso più di un semplice sottotesto.





...certe volte mi spaventi Mesk...azz, complimenti...


(ehi dico sul serio sui complimenti)




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royearle
ex "meskal"

Reg.: 06 Mag 2005
Messaggi: 6294
Da: napoli (NA)
Inviato: 05-12-2005 00:36  
Logan, mavava'.

[ Questo messaggio è stato modificato da: meskal il 05-12-2005 alle 00:37 ]

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willoz

Reg.: 08 Mar 2004
Messaggi: 3701
Da: trento (TN)
Inviato: 05-12-2005 00:38  
quote:
In data 2005-12-04 23:24, meskal scrive:
Il fatto è che, per quanto quel film sia evidentemente influenzato da Lovecraft (così mi dicono), è un lavoro prettamente carpenteriano, e lo stile di Carpenter concede in genere molto poco al cosiddetto "onirismo".
Proprio dal fatto che l'irrazionale e l'assurdo si insinuano all'interno di una costruzione cinematografica assolutamente razionale e geometrica, che le regole del racconto vengano sabotate "dall'interno", viene secondo me la forza del film, e la sua capacità di angosciare e di inquietare, che, a mio parere è molto forte.
Ed inoltre va tenuto presente, in Carpenter, un discorso politico che è molto spesso più di un semplice sottotesto.






Hai colto nel segno...
è un dei piu "Carpenteriani" dei film di Carpenter,
anche se potrebbe sembrare diversamente.
ed è grazie anche a questo che il film si eleva a livelli di eccellenza che l'autore non sempre è riuscito a raggiungere.
E' il substrato di "magia" e perfetta cognizione del soggetto trattato la forza del film,
Carpenter sa perfettamente cosa vuole dire col -Seme della follia-,ha la padronanza assoluta dell'argomento motore del film e questa sua conoscenza
assolutamente concreta e riscontrabile
la forza d'impatto del suo lavoro.
E' un film da vedere e rivedere per coglierne particolari gustosissimi che ad una prima visione ad uno spettatore poco attento difficilmente riescono chiari.
Beninteso che la reale intenzione dello spettatore/critico sia cogliere l'essenza reale di un lavoro cinematografico...nel caso contrario poco male,l'unica cosa che si chiede prima di sentenziare è analizzare perlomeno un lavoro,perderci un po' di tempo...è come nella vita in fondo senza impegno e costanza se ne cava ben poco.
Scusate la predicozza...
ma certi giudizi buttati senza voglia credo non servano a nessuno e per di piu mi infastidiscono.
_________________

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Fr4nkl1N

Reg.: 03 Dic 2005
Messaggi: 32
Da: Bologna (BO)
Inviato: 05-12-2005 02:31  
Nessun problema, avevo premonito di basarmi sulla prima visione del film, magari poco attenta come qualcuno di voi mi fa notare.

Vorrei sapere invece da voi, che avete guardato il film con estrema cura ed attenzione, quali siano i particolari che rendono il lavoro originale ed inquietante, i quali sono -per mia incuranza- a me poco chiari.

Un altra cosa. Un buon critico deve saper dare una valutazione ad un film, deve sapersi sbilanciare.

Voi quanto valutate in scala decimale, questa pellicola?

Grazie.
_________________

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stilgar

Reg.: 12 Nov 2001
Messaggi: 4999
Da: castelgiorgio (TR)
Inviato: 05-12-2005 03:02  
Ora sono troppo fuso per discuterne.
Ecco cosa scrissi un po' di tempo fa:

Sutter Cane è scomparso proprio all'indomani dell'uscita del suo ultimo libro. In tutto il mondo impazza l'attesa per il suo lavoro tanto che nelle librerie si verificano scontri e incidenti tra i lettori che sembrano in preda a una crisi di astinenza. Alcuni studiosi sostengono che i romanzi del più letto scrittore del secolo provocano disturbi psichici accompagnati da aggressività e i recenti avvenimenti sembrerebbero confermarlo. L'editore Styles (Charlton Eston) decide di assumere John Trent (Sam Neil), un bravissimo investigatore assicurativo specializzato in truffe, per rintracciare Cane che sembra sparito nel nulla. Trent, da buono scopritore di frodi, sospetta subito si tratti di una manovra pubblicitaria ma si troverà coinvolto suo malgrado in una vicenda ai limiti dell'inverosimile che lo porterà alla follia o forse, cosa ancora peggiore, ad essere l'unico cosciente della distruzione a cui il mondo va incontro.



In questa pellicola Carpenter si conferma uno dei più grandi maestri del genere riuscendo a combinare un intreccio incalzante a un montaggio efficace che spiazza e convince allo stesso tempo. Forse in questo senso il regista calca troppo la mano, tanto che a volte si fatica a seguire la vicenda senza rimanerne un tantino smarriti. Lo spettatore, al pari del protagonista, si vede cadere ogni certezza da sotto i piedi. L'immaginazione si sovrappone al reale creando uno stato fin troppo ambiguo tra i due piani. Di sicuro c'è che l'intenzione del regista è fin da subito quella di metterci a conoscenza che le cose in cui crediamo, la realtà, forse non è più tanto assoluta e che le cose stanno cambiando e non in meglio. La prima scena vede infatti l'investigatore Trent rinchiuso in un manicomio in cui tutti temono si tratti di “uno di loro”. Il film abbonda di mostri che sembrano usciti direttamente dalla penna di Lovecraft, segno evidente che lo scrittore di Providence continua ad influenzare l'horror cinematografico (e non solo, visto che si tratta della trasposizione di un romanzo di Stepehen King ) a distanza di un secolo. Le trasformazioni fisiche, le appendici tentacolari e l'invasione di tembili entità dalle remote ed impenetrabili estremità dell'universo, sono tutti che Lovecraft aveva a più riprese trattato nei suoi racconti.Hobb's End, la cittadina dove i protagonisti troveranno lo scrittore intento a risvegliare oscure forze del male racchiude in sé gli elementi classici dell'horror psicologico: strani personaggi che vagano in bicicletta in piena notte proprio in mezzo alla strada; ragazzini che rincorrono un cane e sui quali la macchina si sofferma sottolineando con uno slow motion privo di audio; strade che sembrano portare sempre al luogo di partenza.



Se è vero che Carpenter in questo come negli altri suoi lavori si affida principalmente all'aspetto visivo per trasmettere il senso di angoscia che pervade la pellicola fin dall'inizio, non va di certo dimenticato il ruolo che giocano gli attori. Jurgen Prochnow è perfettamente a proprio agio nei panni dell'enigmatico ed affascinante Sutter Cane e Sam Neil è addirittura fantastico nell'incarnare il progressivo mutamento del proprio personaggio verso la totale perdita di senno.Niente lieto fine quindi, ma anzi una memorabile scena finale in cui l'ormai squilibrato Trent scoppia in una risata isterica nel vedere il proprio personaggio al cinema impersonificare quello che lui aveva pensato essere generato solo dalla propria mente

Preso da qui
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Profundis - L'anima nera della rete

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Fr4nkl1N

Reg.: 03 Dic 2005
Messaggi: 32
Da: Bologna (BO)
Inviato: 05-12-2005 11:37  
Rispondo a stilgar, l'unico che finora è riuscito ad argomentare in maniera completa.


Non sono appassionato del genere horror, ma se Carpenter lo influenza, gli altri stanno messi davvero male.

A parte i pessimi Zombie che camminano e parlano come degli idioti, qualche mostro mi è piaciuto. Ma si è trattato di un paio di fotogrammi, l'atmosfera di paura doveva essere più forte. Si sta parlando della fine del mondo, di Satana (o Dio?) in persona che ha deciso di privare gli esseri umani del loro senno. Ma perché si uccidono a vicenda? Chi o che cosa uccidono (anche perché ci starebbe bene)? Si ammazzano fra di loro?? Nella scena in cui il protagonista si ritrova con le spalle al muro nella stradina, non mi sembra che i mostri facessero violenza l'uno sull'altro.

Hobb's End sia un deja-vu, questo almeno siamo d'accordo.

Dunque, sul ruolo di Sam Neil non ho nulla da obiettare. L'attore riesce ad incarnare bene il suo ruolo -fa quel che può insomma-, e anche Prochnow non è male. Mi soffermo sul ruolo dell'artista -apparentemente!- pazzo. Probabilmente a me sarebbe andato più di buon gusto un uomo espressivo, con un sorriso malefico stampato sulle labbra, provate a guardare quest'immagine e forse capirete cosa intendo (per la cronaca, è una foto a caso di Schopenhauer).

http://www.uni-flensburg.de/mathe/dzettel/0058/schopenhauer.jpg

Niente lieto fine? Almeno questo!

Il paragone che facevo con Videodrome riguarda quegli stati ipnotici causati dalla lettura del libro, che poco distanti sono dai momenti di fuga dalla realtà del lavoro di Cronenberg. Magari il messaggio finale è diverso (dando per buono che "Il seme della follia" la abbia, una morale) ma le scene in questione hanno natura equivalente. In videodrome la realtà muta, lo spettatore è davvero inarme, incosciente di che cosa possa accadere, di dove inizi e dove finisca il viaggio onirico.

"Videodrome" (1983) è un gran film, "Il seme della follia" (1994) è un falso capolavoro.
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